Esiste un’aristocrazia del mondo dell’emarginazione.
Ha superato il proprio esame nella vita ed è aristocratica.
Io invece mi adatto alle cose malmesse.
Non mi piace mettere “ordine” al cuore.
Se qualcosa non è a posto di fronte a me, io non la metto a posto.
Mi metto a posto io!
Ecco allora che la scuola si apre, abbatte i muri, annulla le scalinate e trasforma le balaustre in altalene verso il cielo,
un cielo pieno di nuvole, alcune sporche di fango, altre bianche e candide come la neve,
altre ancora strappate e non sempre rattoppate…
ma non sono forse comunque della stessa sostanza divina?
Ecco le mie nuvole magicamente “mischiate” in mille “plessi” diversi
che formano lo stesso cielo chiamato CIVILTÀ!
La scuola nuova nasce oggi!
E' con questa idea di scuola che viene inaugurata la nuova sezione del sito web dedicata agli "Eventi" che hanno animato, animano e animeranno la vita della nostra scuola.
Nasce una "nuova" scuola non è un titolo roboante di chi ha dentro di sè la voglia di primeggiare.
Quell'aggettivo, infatti, viene dal profondo del cuore di chi respira quotidianamente la vita scolastica e fa di essa la sua linfa vitale.
E' una scuola a misura di bimbo dove ciascuno può volare sulle ali della Cittadinanza, animato dallo spirito della Civiltà e con in mano i pennelli della Creatività.
Una scuola che non mira ad essere perfetta perchè non esiste il luogo perfetto, ma insegna che ad ogni strappo si può porre rimedio e ad ogni caduta può far seguito una rialzata.
Una scuola fortemente inclusiva, con le "pezze" e perciò stesso unica.
Una scuola in cui la diversità è risorsa e non ostacolo.
E' così che immagino la "mia" scuola in un contesto non di proprietà ma di appartenenza.
L'augurio, quindi, che faccio ai "miei" alunni è quello di far sì che quelle famose "barche", ormeggiate in vario modo sulle spiagge all'inizio dell'anno, possano finalmente iniziare a sperimentare l'ebrezza delle onde del mare per poi spiegare le vele verso gli infiniti oceani della Conoscenza.
Buon Cammino
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Margherita Di Pumpo
PS: Il capitano abbandona sempre per ultimo la propria nave!
